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I microorganismi nell’acquaSabato 31/03/2001 ci siamo riuniti per la seconda volta a Malchina e più precisamente presso lo Studenc, per prelevare alcuni campioni d’acqua; in questo lavoro siamo stati attentamente seguiti ed aiutati dal professore di scienze. I campioni servivano per individuare la presenza di organismi nell’acqua. Per la raccolta di questi campioni fu utilizzato il retino per il plancton, che ci fu gentilmente prestato dal Laboratorio di Biologia Marina. Il retino ci consentì di “intrappolare” i microrganismi presenti nell’acqua, reso possibile dalla maglia molto fitta del retino. Il retino ha una forma conica, è lunga 900mm e la parte superiore è larga 150mm. Sulla parte inferiore, che è quella più stretta, è fissato un cilindretto di plastica dotato di valvola, che permette di far fluire il campione prelevato con la retina nel suddetto cilindretto. Per favorire l’immersione dell’attrezzo è stato fissato sulla parte inferiore un peso di piombo. Il campionamento è stato fatto in vari punti dello Studenc, che ha una profondità variabile tra i 300 e i 350cm. Una volta immersa la retina nell’acqua,si è aspettato un po’ di tempo in modo tale da farla riempire e per catturare più microrganismi possibili è stata tirata avanti e indietro per una piccola parte della superficie dello Studenc. Quando è stata tirata su, si sono fatti passare un paio di minuti per far colare l’acqua in eccesso e quindi riempire il cilindretto di plastica con la rimanente acqua contenente i microrganismi. I campioni sono stati travasati in delle bottiglie di vetro color marrone scuro, dove è stata precedentemente inserita un po’ di formalina. Osservando le bottiglie a occhio nudo, potevamo già individuare la presenza dei microrganismi. In questa giornata di lavoro, iniziata all’incirca alle 17.00, sono stati prelevati tre campioni, un altro campione è stato prelevato la domenica seguente, al mattino. Il campione prelevato il giorno 01/04/2001 è servito per fare l’analisi microbiologica ed è stato prelevato in modo diverso dai precedenti, più precisamente una bottiglia sterile di due litri è stata immersa e aperta sott’acqua ad una profondità di circa mezzo metro e una volta piena subito chiusa. La bottiglia è stata conservata in frigorifero fino al lunedì successivo, giorno in cui la professoressa la portò al Laboratorio di Biologia Marina, dov’è stata eseguita l’analisi microbiologica. Dall’analisi è risultato che l’acqua dello Studenc era pulita e non presentava alcun tipo d’inquinamento di natura antropica e animale. A scuola, durante le ore di laboratorio scientifico, sono stati osservati i campioni delle tre bottiglie marroni, il quale contenuto era stato conservato dalla formalina. I campioni sono stati studiati sia con un microscopio normale che con quello elettronico. Nell’acqua è stata individuata un’alta popolazione di microrganismi, tra i quali i più abbondanti erano dei piccolissimi crostacei appartenenti ai gruppi dei copepodi e cladoceri; più precisamente, si pensa che i cladoceri presenti facessero parte della specie Daphnia e della sottoclasse Phyllopodi; si è notata anche la presenza delle loro larve e di quelle delle zanzare.
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